Per salutarne la costante crescita qualitativa, con l’annata 2004 il Vigna di Gabri avrà una nuova etichetta. Protagonista è il legame inscindibile tra Gabriella Rallo e il suo Ansonica in purezza, tra i più noti e apprezzati bianchi siciliani.
Vigna di Gabri è un vino simbolo di Donnafugata. Lo è per tante ragioni: innanzitutto per il nome che porta che è quello di Gabriella Rallo, fondatrice dell’azienda insieme al marito Giacomo.
E’ lei, Gabriella, catturata dall’avvolgente fragranza dell’Ansonica, a volere fortemente questo vino e ad “allevarlo” fino a farlo diventare uno dei bianchi di Donnafugata più noti ed apprezzati.
Il Vigna di Gabri si è sempre distinto per la capacità esemplare di rappresentare le caratteristiche del territorio di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale. Grazie ad inverni temperati ed estati con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, in questa zona collinare l’Ansonica dona i suoi frutti migliori confermandosi come uno dei più importanti vitigni autoctoni a bacca bianca della Sicilia.
Con il 2004, il Vigna di Gabri ha raggiunto la sua piena maturità d’espressione: le uve – raccolte a partire dalla seconda metà di settembre per il ritardo di maturazione che ha caratterizzato l’annata – dopo una fase di criomacerazione sono state sottoposte a pressatura soffice. Il mosto è stato fermentato in acciaio a temperatura controllata; l’affinamento “sur lies” si è svolto per un 80% in acciaio e per il 20% in rovere. A maggio, terminato l’affinamento in bottiglia, il vino sarà sul mercato.
“Il Vigna di Gabri 2004 – afferma Antonio Rallo – presenta una struttura acida e una sapidità perfettamente equilibrate; in questo vino la carica aromatica dell’Ansonica si esprime con estrema eleganza.” Una crescita qualitativa davvero entusiasmante che con l’annata 2004 Gabriella ha voluto salutare realizzando una etichetta tutta nuova.
“Questa nuova etichetta – spiega Gabriella – è per me una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti dell’Ansonica e dell’agro di Contessa Entellina. E’ il luogo della memoria e dell’incanto, dove da giovane è nata la mia passione per l’uva e per il vino. Sin dal 1987, anno di nascita di questo vino, l’etichetta del Vigna di Gabri si è distinta per la sua classica eleganza. In quella nuova, che presentiamo al Vinitaly 2005, ho voluto che protagonista fosse l’immagine di una donna in perfetta simbiosi con le piante cariche di un’uva dorata dal sole. E’ un’immagine che mi rappresenta perché dipinge con straordinaria sintesi il legame tra me, la vigna ed il vino che ne scaturisce.”
Un ulteriore novità della confezione ha riguardato la retroetichetta. Oltre che migliorare la sua tradizionale funzione informativa, si è voluto trasformarla in un forte veicolo di comunicazione. Così, per esaltare la personalità del vino, la retro propone un richiamo immediato all’immagine protagonista dell’etichetta. Questa innovazione ha riguardato anche gli altri vini e da oggi, attorno al tavolo del ristorante, i commensali potranno godere dello stile Donnafugata, a 360 gradi.
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