Il fare sartoriale vince la prova dei mercati, cresce l’Italia e l’estero tiene con buone performance in Germania, Stati Uniti e Canada.I vini top di gamma guidano l’incremento di fatturato nella ristorazione.
Chiuso il 2015 con un +8% sul fatturato complessivo, Donnafugata arriva al Vinitaly con un quadro d’insieme più che positivo anche per il 2016. I primi mesi fanno registrare infatti un andamento delle vendite pressoché in linea con l’anno precedente, e con alcune costanti davvero significative per un’azienda che puntando sulla qualità, vuole rappresentare l’eccellenza del made in Italy.
Il dato che più riscalda il cuore dell’azienda siciliana è che le vendite crescono soprattutto in valore per l’aumento del prezzo medio a bottiglia: l’estimatore di Donnafugata – al ristorante come in enoteca – sceglie soprattutto le etichette “più pesanti” della gamma, oggi articolata in quattro nuove “Collezioni”.
A tirare la volata sono i due vini icona, Ben Ryé e Mille e Una Notte le cui “Riserve” di annate storiche – da poco tempo rese disponibili sul mercato in confezioni dedicate – concorrono a migliorare i ricavi. Un trend che tocca pure altre etichette tra le quali spiccano Tancredi e Chiarandàper la collezione “Eleganza Mediterranea”, in particolare tra le enoteche. Si muovono verso l’alto anche Lighea e Angheli per la collezione dei vini “Versatili di carattere”, con una crescita a tutto tondo, sia nella ristorazione che nell’asporto specializzato. Mentre tra i vini freschi e fruttati è il Lumera – il rosato di Donnafugata – a crescere più di tutti, grazie ai consumi nei wine-bar.
“Con trenta Vinitaly alle spalle – dichiara José Rallo, alla guida di Donnafugata insieme al fratello Antonio -grazie all’interazione con migliaia di operatori e appassionati, ci siamo fatti un’idea per spiegare il favore che è riservato ai nostri vini. Nel rispetto dell’ambiente (non usiamo concimi chimici né diserbanti), produciamo una gamma di vini eclettici e coerenti, rappresentativi di una Sicilia innovativa, e per questo chi li sceglie ha la certezza di degustare un prodotto di alta qualità, sostenibile e memorabile; sono consumatori conquistati anche dalla bellezza delle etichette, dall’affidabilità del marchio e dalla passione che ci contraddistingue. Una grande responsabilità che tutti i giorni ci impegniamo ad onorare facendo del nostro meglio.”
Un apprezzamento che è presente anche nei mercati esteri più evoluti ed abituati a valutare il valore enologico e identitario delle produzioni di pregio; tra questi, Germania, USA e Canada sono i paesi che nel 2015 hanno fatto registrare gli incrementi più importanti, su oltre 60 nazioni servite dall’azienda siciliana. “Su questi mercati – commenta Antonio Rallo winemaker dell’azienda di famiglia – Donnafugata continua ad essere competitiva, crescendo soprattutto a valore con un livello importante dei nostri prezzi medi; un riconoscimento per il nostro fare sartoriale che ha innalzato nel tempo la qualità Donnafugata e prodotto vini capaci di convincere e rendere felici chi li assaggia.”
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