Su una spianatoia sistemate la farina a fontana e mettete al centro l’uovo e un pizzico di sale. Impastate, versando poco a poco circa quattro decilitri d’acqua, fino a ottenere un impasto morbido ma piuttosto consistente. Lavorate con le mani e ricavate dei lunghi cilindri dello spessore di un dito, che taglierete a tocchetti di circa un centimetro. Passate ognuno dei pezzetti di pasta sull’apposita tavoletta di legno rigata (in mancanza potete usare una forchetta) premendo col dito per creare l’incavo da cui prendono nome.
Lasciate riposare i cavatelli per un paio d’ore su un piano leggermente infarinato.
In un capace tegame fate rosolare nell’olio l’aglio schiacciato. Aggiungete la salsiccia sbriciolata e, dopo qualche minuto, a fuoco vivace sfumate con il vino. Quando sarà evaporato, versate i pomodori ridotti a cubetti e cuocete per altri cinque minuti. In ultimo unite le foglioline di menta e aggiustate di sale.
Lessate e scolate la pasta, versatela nel tegame con il sugo e fate insaporire per qualche minuto, aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio dell’acqua di cottura della pasta. Facoltativa una spolverata finale con cacio ragusano.
Curiosità
Questo tipo di pasta fatta in casa, diversa dai comuni gnocchetti, è tradizionale nell’area iblea del Siracusano e del Ragusano, nelle province di Enna e Caltanissetta e nell’Agrigentino. Cavatelli è il nome italianizzato: in dialetto si chiamano cavateddi o cavatieddi e, a Ragusa, anche cavasuneddi. Nel suo locale di Palazzolo Acreide, Andrea Alì li propone sia col classico sugo di maiale, sia nel modo descritto nella ricetta: pomodoro fresco, menta e una particolare salsiccia di suino locale, aromatizzata con finocchietto selvatico e peperoncino. Si usa condire i cavateddi anche con un ragù di carne, oppure con pomodoro, melanzane e ricotta salata, o ancora con i broccoli.
Un primo piatto succulento da abbinare a due rossi di media struttura: Fragore, il cru dell’Etna dalla spiccata mineralità, o Angheli, il blend di Merlot e Cabernet Sauvignon con un morbido tannino.